domenica 9 febbraio 2014
Leggendo..
"...anche la sua unica amica non riusciva a comprenderla fino in fondo, e lei sapeva che non era responsabilità da attribuire unicamente agli altri, perché lei aveva impiegato ogni suo artifizio e abilità di attrice per coprire le pieghe del suo essere che divergevano dal giusto percorso – o quanto meno quello considerato tale dalla maggioranza. Solo una persona, l’unica per tutta la sua lunga vita, era stata in grado di smascherarla, forse perché aveva più ampia esperienza di lei nella sottile arte della menzogna o forse perché erano affini sotto una moltitudine di aspetti.
……
Le dita lunghe di lui sfioravano la sua treccia, un’abitudine cresciuta con gli anni, di cui lei aveva smesso di domandare la ragione – non le importava che ve ne fosse una, preferiva esistesse il gesto privo di fondamenta, per puro piacere.
……
In questo mondo, io e te siamo estranei che si fingono avere qualcosa in comune con il resto di una popolazione che ignora la loro natura. E siamo diversi tra di noi, eppure, nonostante queste crepe ramificate in originali disegni astratti sulle nostre anime, siamo così compatibili che mi viene da domandarmi se non avessimo altro destino che quello di incontrarci. "
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