martedì 5 marzo 2013

La Primavera arriva a piccoli passi..


Piccola ricerchina su di lei...

Lan Ts’ai-ho è variabilmente considerate una donna e un ermafrodita. E’ la viandante canterina o la saltimbanco degli Immortali. Generalmente suona un flauto o un paio di cimbali. Le sue origini sono sconosciute ma si dice che il suo nome d’origine fosse Yang Su e sia vissuta durante il periodo della dinastia T’ang.
Si aggira per il mondo avvolta in una lacera vestaglia blu tenuta su da una cintura alta 3 pollici, con un piede scalzo e l’altro calzato. Si veste d’estate con una sottoveste imbottita e d’inverno dorme sulla neve con il vapore che esce dal suo corpo, chiaro segno di come fosse Maestra delle tecniche di Alchimia interna. Il suo respiro si innalza in una nuvola brillante come il vapore da un grosso calderone. In questo modo si guadagna da vivere, cantando per le strade e tenendo il tempo con una bacchetta magica di legno lunga 3 piedi. Benché presa per pazza, i versi strampalati delle sue canzoni, confutano questa credenza comune. In essi lei parla di questa vita sfuggevole e dei suoi piaceri illusori. Quando qualcuno le donava dei soldi, le infilava in una corda, li faceva muovere con il ritmo della sua canzone e poi li gettava a terra per i poveri.
Un giorno fu trovata come in estasi per un inno a Fêng-yang Fu in Anhui e mentre era in quello stato scomparve in una nuvola lasciando a terra la sua scarpa, la veste, la cintura e i cimbali.
Lan Tsai Ho è la Settima degli Immortali, la più giovane di loro con soli 16 anni, trasporta un cesto di frutta e porta fortuna alle giovani donne. All'età di 14 anni si dice abbia mangiato un frutto divino e sia diventata immortale. E’ la patrona dei fiorai e porta con sé fiori di crisantemo, fiori di pesco (o susino), pino e bamboo per augurare ad ognuno lunga vita. Averla a casa porta felicità e bellezza nella vita delle persone. E’ raffigurata in groppa ad un elefante.
E’ un' intrattenitrice che dava i suoi averi ai poveri. Sempre danzando e cantando, camminava con un piede scalzo seguita da una folla che pensava fosse pazza. E’ stata spesso trovata nelle taverne ad offrire vino a tutti. Una sera, dopo aver cantato e dato spettacolo, lasciò la taverna e montò in groppa ad una gru che era giunta in mezzo al suono di un coro celestiale. Questa gru portò dolcemente la “Santa Pazza” in mezzo al cielo di fronte ad una folla attonita. Il suo simbolo è una cesta di fiori, piante e rami di alberi associati alla longevità come il crisantemo, i fiori di pesco, gli aghi di pino e il bamboo. E’ rappresentata sopra un elefante, un simbolo di saggezza, forza e prudenza.
Lan Tsai Ho è l'immagine del "folle divino", ossia della partecipazione entusiastica alle cose, il trasporto passionale verso le sensazioni e le emozioni della vita. E' raffigurato a volte come un bambino, a volte come un personaggio dalla sessualità incerta od ondivaga, quasi a sottolineare questa tendenza all'eccitazione nei confronti della vita e questo suo coinvolgimento nelle sue diverse manifestazioni. Questo lo porta, comunque, anche alla comprensione del diverso ed il suo cesto di fiori sembra rappresentare, appunto, l'accoglienza della diversità. Rappresenta il lato dionisiaco del nostro senso estetico.

Nessun commento:

Posta un commento